Flash da studio
Sono generalmente i flash più potenti e più ingombranti presenti sul mercato.
Per funzionare devono essere collegati alla corrente elettrica e vengono collocati su appositi cavalletti.
Questi flash rispondono al comando della macchina fotografica grazie ad un cavo, chiamato sincro, oppure mediante un apposito radiocomando inserito sulla slitta porta-flash della fotocamera.
Quasi tutti i flash elettronici di questo tipo sono provvisti di una fotocellula (disattivabile) che li può innescare quando scatta il lampo di un altro flash, senza che siano collegati tra loro tramite cavo.
Normalmente, la potenza dei flash da studio è regolabile manualmente ad intervalli di 1/2, 1/4, 1/8, 1/16 e in alcuni casi anche di 1/32 ed 1/64.
Molti modelli sono dotati di una lampada pilota. E’ una lampadina che si trova poco distante dalla lampada del flash e viene tenuta accesa dal fotografo che vuole vedere come cadrà la luce sul soggetto da fotografare quando scatterà il lampo.
I flash da studio vengono sempre utilizzati insieme ad alcuni accessori con lo scopo di ottenere diversi tipi di illuminazione. Le parabole da montare attorno alla lampada servono ad evitare che il fascio luminoso si disperda nell’ambiente, softbox e ombrelli fotografici consentono di ottenere una luce più morbida, mentre i concentratori a griglia canalizzano il lampo su di una superficie limitata.
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