Dario Palomba: Chiare luci e Deformazioni impreviste
Mi ha scritto Dario per avere un mio parere su due progetti fotografici, che ha intitolato “Chiare luci” e “Deformazioni impreviste”.
A vedere queste fotografie mi viene in mente il famoso romanzo “Il mastino dei Baskerville” di Arthur Conan Doyle.
Penso a Sherlock Holmes che si nasconde, osserva e guarda senza essere visto.
Il dr. Watson lo credeva a Londra, mentre in realtà , il famoso investigatore era lì nei paraggi a poche centinaia di metri dal suo fedele amico, dietro ad un muro di pietra, libero d’investigare all’insaputa di tutti gli abitanti del luogo.
Holmes dal suo nascondiglio riusciva a tenere sotto controllo la tenuta dei Baskerville, meglio di quanto potesse fare il dr. Watson ospite al suo interno…
Il mastino era solo una leggenda oppure esisteva veramente un essere spaventoso simile ad un grosso cane, che minacciava da generazioni la famiglia dei Baskerville?
Gli alberi sembrano sul punto di trasformarsi e muoversi, quasi come se ci trovassimo in una fiaba di Jacob e Wilhelm Grimm.
Che questi alberi siano il frutto di un’incantesimo pronunciato secoli fa da una strega cattiva, che ha trasfomato in vegetali dei poveri malcapitati esseri umani?
Link: il suo portfolio
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