Walker Evans

Walker Evans (3 novembre 1903 – 10 aprile 1975) è stato un fotografo statunitense celebre per aver immortalato gli Stati Uniti della crisi economica degli anni Trenta. La sua fu una fotografia sociale, documentaria e di denuncia, tanto della condizione umana, quanto di quella strutturale. I suoi soggetti preferiti erano i volti della gente comune, le loro case e i paesaggi rurali.

Evans nacque a Saint Louis, Missouri, nel 1903. Dopo aver frequentato la Phillips Academy ad Andover, nel Massachusetts, Evans si iscrisse all’Università di Williams, dove studiò letteratura francese e tedesca. Durante i suoi anni universitari, si appassionò alla fotografia e cominciò a scattare le sue prime immagini utilizzando una macchina fotografica Kodak portatile .

Dopo vani tentativi di diventare uno scrittore professionista, nel 1930 decise di dedicarsi alla fotografia. Il suo reportage su Cuba (1933) durante la rivolta popolare contro il dittatore Machado costituisce a tutt’oggi un eccezionale documento storico. Nel 1935 entra a far parte del gruppo di fotografi della Farm Security Administration (FSA), incaricati di documentare luoghi e stili di vita del Sud degli Stati Uniti. Il lavoro svolto da Walker Evans per la FSA è di fondamentale importanza, immortalando e documentando la vita dei poveri e disoccupati in questo periodo della storia, nel Sud degli Stati Uniti. Le fotografie servono in primo luogo per far conoscere alla gente la miseria e le problematiche di chi vive nelle campagne, durante la grande Depressione. Nel 1938, quando da una non Evans non lavora più nella FSA, il Museum of Modern Art di New York (MoMA) gli dedicò una mostra personale, la prima riservata da questo museo ad un fotografo ¹ .

Evans definì le sue immagini di “stile documentaristico” e mantenne la purezza dell’arte fotografica. La sua fotografia fu molto realistica e attenta ai dettagli, grazie ai quali Evans è considerato uno dei più abili fotografi di reportage della sua epoca. L’incontro tra arte e società caratterizzò questi anni di crisi ¹ .

Dopo aver lasciato la Farm Security Administration, Walker Evans si dedicò alla fotografia e al giornalismo. Nel 1943, iniziò a lavorare per la rivista Time e successivamente passò alla redazione di Fortune ^{1 2}. Nel 1965, Evans si ritirò dalla fotografia professionale e si dedicò all’insegnamento di Arti Grafiche presso la Yale University di New York ¹.

Walker Evans lasciò la Yale University nel 1974, dopo aver insegnato fotografia per quasi dieci anni. Nel 1975, morì a New Haven, nel Connecticut, a causa di un ictus. Il suo lavoro fotografico fu riconosciuto come uno dei più influenti e originali del XX secolo, sia per la sua capacità di documentare la realtà sociale americana, sia per il suo stile sobrio e diretto, che influenzò molti fotografi successivi. Tra i suoi estimatori ci furono Robert Frank, Lee Friedlander, Diane Arbus e Martin Parr. Il suo lavoro fu oggetto di numerose mostre e pubblicazioni, tra cui la retrospettiva “Walker Evans and Company” al Museum of Modern Art di New York nel 2000, che mise in evidenza le sue relazioni con altri artisti e media. La critica ha apprezzato la sua fotografia come un’arte anti-grafica e anti-estetica, che si basava sulla semplicità e sulla verità del soggetto, senza ricorrere a manipolazioni o interpretazioni.

Oggi, il lavoro di Walker Evans è considerato un punto di riferimento per la fotografia documentaria e sociale. Le sue immagini sono state esposte in tutto il mondo e sono state oggetto di numerose pubblicazioni. La sua influenza sulla fotografia contemporanea è ancora evidente, come dimostra la mostra “Walker Evans: American Photographs” tenutasi al Museum of Modern Art di New York nel 2012 ^{1 2}.

Link

1. Walker Evans: photography, FSA, la tecnica e il contesto – Paola Reghenzi

2. Walker Evans – FotoArteArchitettura

3. Walker Evans – Istantidigitali

4. Walker Evans (1903 – 1975) vita e opere – Universo Foto

5. Walker Evans, il pioniere della fotografia sociale • Terzo Pianeta