L’animazione di Are You Lost In The World Like Me
C’è una caratteristica del nuovo video di Moby che mi ha colpito (Il video lo potete trovare qui):
lo stile è quello dei cartoni animati anni ’30 del secolo scorso, ma i disegni mostrano oggetti e comportamenti tipici del nostro tempo.
Quando parlo di stile mi riferisco naturalmente alle immagini (Scrivereconlaluce.it è un sito di fotografia) non certo alla musica, perché di quest’ultima non parlo. Non farò quidi riferimenti a sound, chitarre o sintetizzatori. Se cercate una recensione musicale dovete rivolgervi altrove.
L’animazione è stata realizzata da Steve Cutts (www.stevecutts.com) e si ispira stilisticamente ai cartoni di Max Fleischer (Cracovia, 19 luglio 1883 – Woodland Hills, 11 settembre 1972). Max Fleischer fu un pioniere nel campo della cinematografia d’animazione e viene ricordato per aver portato sul grande schermo personaggi quali: Betty Boop, Koko il Clown, Popeye e Superman.
“Are You Lost In The World Like Me” appartiene all’album “These Systems Are Failing” di Moby.
Come dicevo, si tratta di un video che affronta tematiche attuali, utilizzando un linguaggio visivo retrò. Pone l’accento sulla crescente dipendenza dalla tecnologia che abbiamo sviluppato negli ultimi anni e su come questa influisca sulle relazioni umane.
Chi sono e cosa fanno, quindi, i personaggi raccontati in questo video?
C’è la ragazza con la bocca a culo di gallina e le tette in bella mostra che si fa un selfie proprio durante lo scoppio di un incendio, ci sono le copiette al ristorante che fotografano ogni portata ignorandosi vicendevolmente, ci sono branchi di persone che si muovono come zombie comandati dal telefonino, c’è la signora non più giovane ed un po’ trascurata che grazie ai filtri di Instagram appare ancora bella ed avvenente sui social, ci sono dei bulli che mentre picchiano un malcapitato vengono filmati col telefonino da una folla passiva (sarebbe questo il citizen journalism di cui si parlava con tanto entusiasmo non meno di una decina di anni fa?), c’è la ragazza che si butta dal grattacielo e tutti la filmano mentre cade e muore!
Come ci ha cambiati la tecnologia? Ci ha resi apatici ed indifferenti? Siamo tutti iperconnessi, ma allo stesso tempo ci ignoriamo quando siamo presenti nello stesso luogo? Il sistema ha fallito? Questo è il messaggio del video.
Ma perché utilizzare uno stile anni ’30? Ci sono delle analogie tra quel periodo della storia e l’epoca in cui viviamo?
Non avendo io una formazione storica sufficientemente approfondita per rispondere a questa domanda, vi lascio il quesito aperto anche se, anche se…
La crisi del ’29 e l’attuale crisi economica penso abbiano molti punti in comune e credo che quella attuale sia ben più grave della precedente, negli anni Trenta si parlava di ribelli delle regioni libiche (anche adesso ci sono questi “problemi”, no?)… altre analogie?
Are You Lost In The World Like Me
Look harder, say it’s done
Black days and a dying sun
Dream a dream of god lit air
Just for a minute you’ll find me thereLook harder and you’ll find
The 40 ways it leaves us blind
I need a better place
To burn beside the lightsCome on and let me try
Are you lost in the world like me?
If the systems have failed?
Are you free?
All the things, all the loss
Can you see?
Are you lost in the world like me?
Like me?Burn a courtyard, say it’s done
Throwing knives at a dying sun
A source of love in the god lit air
Just for a minute, you’ll find me thereLook harder and you’ll find
The 40 ways it leaves us blind
I need a better way
To burn beside the lightsCome on and let me try
Are you lost in the world like me?
If the systems have failed?
Are you free?
All the things, all the loss
Can you see?
Are you lost in the world like me?
Like me? [x2]If the systems have failed