National Geographic come Flickr
I tempi cambiano e per questo motivo anche le aziende ed i gruppi editoriali devono rivedere le proprie strategie per poter sopravvivere nel lungo periodo.
Il sito del National Geographic cambia look e si arricchisce di nuove caratteristiche. Rob Covey sostiene che lo scopo principale di questo rinnovamento è quello di creare il miglior ambiente per mostrare le famose fotografie della rivista. I web designer hanno ingrandito il contenitore ed hanno semplificato la grafica (finalmente!) per ricreare l’elegante ed accattivante aspetto della rivista.
the best environment to showcase the magazine’s famous photography. So we enlarged the canvas and dramatically simplified the graphics, aiming to reflect the elegant and arresting design of the printed magazine. We wanted the content to speak for itself. (Parole di Rob Covey)
I cambiamenti non riguardono solo l’aspetto, ma anche i contenuti. Sezioni appositamente create per farvi partecipare attivamente (e gratuitamente?) alla creazione dei contenuti.
Ecco quindi che nasce
– Geopedia: una specie di enciclopedia sullo stile di “Wiki”
– Video Hub: il magazzino dei video.
– Map of the Day: mappe antiche per spiegare i fatti del giorno.
– Our Shot: gli scatti dei fotografi dello staff del National Geographic
– Your Shot, Voting Machine, Puzzle: gli scatti dei lettori.
– Widgets: chiunque li può piazzare sul proprio blog.
Le ultime due novità – qui sopra elencate – mi ricordano molto Flickr: è questo il destino delle riviste? Flickrizzarsi?
L’effetto di questi cambiamenti sarà effettivamente quello di garantire uno spazio migliore alle famose fotografie della rivista, come scrive Rob Covey?
Quelli di Newsweek la pensano in modo diverso