Leica M8
Sono molti i fotografi che aspettano, che venga immessa sul mercato una buona macchina fotografica rangefinder (a telemetro) digitale.
Leica propone al pubblico il suo nuovo modello: la M8.
Una vera M. Senza se e senza ma
…si legge sul sito ufficiale.
Scrivono che è una fotocamera rivolta ai professionisti; quelli che possono permettersela, aggiungo io, dato che sembra che costerà più di 4.000 €.
A vederla sembra esattamente uguale ai modelli analogici della Leica, ma se la si gira, si nota subito il monitor sul dorso, e allora si capisce che è una digitale.
E’ una macchina da reportage: discreta e non ingombrante, al contrario di alcune reflex digitali. Il sensore, CCD, è da 10,3 megapixel; l’innesto degli obiettivi è quello “M” e la casa produttrice garantisce la possibilità di montare su questo nuovo modello tutti gli obiettivi contraddistinti da questa lettera dell’alfabeto.
Un gioiellino perfetto per i fotogiornalisti, sembrerebbe…
Ma qualcuno, nel 2004, ci ha insegnato che si può vincere, utilizzando una fotocamera compatta (del tipo Point and Shot) da 400 €, il premio: “Magazine Photographer of the Year“, che è anche possibile essere pubblicati da Vanity Fair e che si possono realizzare servizi fotografici sulle elezioni americane per la rivista Newsweek, senza spendere 4000€ per un corpo macchina.
Inoltre, c’è da segnalare la dimensione del sensore (18mm x 27mm), che fa in modo che un obiettivo normale da 50mm si comporti come un 66mm su una Leica a pellicola M6. Non è quindi full frame, come si dice in gergo e questo fatto a molti non piacerà .
Del fattore di prolungamento dovuto alle dimensioni del sensore, non mi importa un granché: ormai mi sono abituato con la reflex digitale. La Leica complessivamente sembra proprio un’ottima macchina, ma il prezzo temo sia fuori mercato.
Il link: Leica Camera: M8
Ciao Michele, ho trovato per caso il tuo sito sulla fotografia. Complimenti, è molto interessante, soprattutto le parti in cui segnali siti esterni.
Volevo dire la mia a proposito della Leica M8. Dici che è fuori mercato, ma io ritengo che le Leica valgano il prezzo che le paghi, e questo per i seguenti motivi:
1) Sono delle Leica (e la marca la paghi). Questo significa innanzitutto qualità costruttiva ineccepibile.
2) Si svaluta molto meno di qualsiasi altra fotocamera digitale, anche in conseguenza del punto 1.
3) Puoi montare le lenti Leitz M, che sono le migliori lenti al mondo sul formato 35mm. La plasticità , la tridimensinalità e la qualità dello sfocato sono incomparabili.
4) E’ silenziosissima, e puoi permetterti di fotografare (per es.) alle prove di una orchestra sinfonica senza che il direttore ti calci a pedate.
Certo non è una macchina alla portata di tutti. Ma un professionista che punta alla qualità assoluta può senz’altro prenderla in considerazione. E questo è il suo mercato.
Bell’articolo e concordo con i commenti. Rispondo al precedente commento: quale professionista utilizza Leica? Ormai tutti i pro impiegano Canon/Nikon. Leica rimane appannaggio di chi fa solo fotografia artistica. Che magari vuole continuare a farla sulla pellicola.
Ciao Max :)
Per me, chiunque può prenderla in considerazione, e se la comprano in tanti, è ancora meglio!
Ho letto attentamente le caratteristiche e la funzionalità di questo vero gioiello della fotografia. Concordo in assoluto con l’articoletto di Michele. Personalmente penso proprio Enrico abbia ragione: chi utilizzerebbe una Leica M Digitale? Non i professionisti che stanno sulla strada tutti i giorni a fare cronaca, non i reportagisti estremi, quelli sono allergici alle batterie. Vi confesso che è da un pezzo che non vedo un Prof. usare Leica M, mi è capitato in compenso di vedere molti, moltissimi turisti tedeschi un po attempati, agirarsi per le strade di St. Moritz con una bella M6 al collo. Qualche “MA” che non mette Leica, ce lo metto io: ma la velocità di raffica (2 al sec.), non vi pare un pò pochino? Io credo si tratti soprattutto di un prodotto pensato per completare i corredi M già diffusi tra gli amatori (e sono sempre meno) facendogli riutilizzare le costosissime ottiche. Certo “SE” le batterie durassero 1000 volte di più…. “SE” ci fosse l’ AF e il Program, non sarebbe più una M (forse) ma la comprerei in luogo della Nik D200 che mi appresto a prendere.
E’ vero i professionisti, di solito, non usano la Leica e per questo nella migliore delle ipotesi viaggiano con 2 Kg. appesi al collo e altri 4 sulla spalla. Questo è, probabilmente, il prezzo da pagare per “portare a casa”, con un eccezionale margine di sicurezza la foto. Esistono però delle situazioni di ripresa dove un apparecchio non autofocus senza esposimetro a matrice, quasi tascabile ha una marcia in più e garantisce risultati senza paragone in quanto a piacevolezza di immagine. Non esiste l’apparecchio fotografico in assoluto ottimizzato per tutti i tipi di utilizzo. Dopo un certo numero di anni di utilizzo sono arrivato alla conclusione che escludendo macro, sport e foto naturalistica non c’è una foto da me fatta con Canon che non avrei potuto fare anche con Leica.
Leica è quindi appannaggio, non di chi fa foto artistiche, per l’arte basta la Lomo di plastica, ma semplicemente di chi fa foto e le vuole farle senza il limite a volte invadente della tecnologia.
Il fatto che una macchina non sia più usata dai professionisti non è un grande problema. L’avvento della M8 ritengo che avrà , invece, un certo seguito tra i professionisti che dovranno affrontare un certo tipo di lavori poco intrusivi. D’altra parte, prima dell’avvento del digitale la situazione non mi sembra fosse troppo diversa.
Mi auguro solamente che i risultati ottenibili con la M8 siano all’altezza delle performanti Nikon e Canon.
A quanto pare, ha una sensibilità all’infrarosso, più elevata della media.
Inoltre, in alcuni casi sono stati segnalati – Issues reported as “Banding” and “Mirror/Ghost images” –
Maggiori informazioni a questo indirizzo:
http://www.leica-camera.us/news/news/1/3682.html
Della sensibilità all’infrarosso non saprei cosa dire, a parte ciò, la stampa estera (Photo Reponse- Chasseur d’Image-Photo technique etc.), e siti come quello di Herwin Putts, parlano di una qualità globale di immagine decisamente elevata, paragonabile, alle basse sensibilità , a quella delle reflex top di gamma Eos 5D &c. Eccellente viene definita anche la naturalezza “molto Leica” e più simile a quella riproducibile con una pellicola. A mio avviso, almeno sulla carta, un grande risultato. Le immagini fantasma (“Mirror/Ghost images”) sono visibili anche sulle Leica analogiche a seconda del mirino utilizzato. Posseggo la MP 0,85 e la M7 0,72, ho avuto la M6 0,85 con la quale avevo, su questo fronte, qualche problema in più rispetto alle ultime due, ma ti assicuro che è un problemino che si verifica solo in certe condizioni e che davvero non peggiora la qualità della foto; in compenso si ha a disposizione un mirino ultraluminoso e la possibilità di inquadrare quasi sempre una porzione superiore del campo ripreso dall’obbiettivo.
Per un test molto serio ed obbiettivo:
http://www.imx.nl/photosite/leica/leicahome.html
E’ il sito gestito e redatto da Herwin Putts una parodia di scienziato fotografo appassionato di Leica, ma decisamente onesto nei giudizi.
Ciao a tutti mi intrometto nel dibattitto anch’io.
Sono un fotografo professionista e penso che la m8 sia un sogno di apparecchio.
Non voglio tenere in considerazione i fattori tecnici ma il solo fatto della piccolezza dell’oggetto e la possibilità di cambiare ottiche mi basta abbondantemente.
Sono possessore di due m6 con 4 lenti leica e mai riesco a lasciarle a casa.
Sono quindi costretto a lavorare anche in situazioni difficili e pericolose con un corredo digitale nikon pesantissimo e in più un corredo in pellicola.
Per me ora significa andare in giro con una m6 e una m8 nella tasca della giacca.
Tutto questo per me è già abbastanza per decidere di comperare una m8.
Fotografare con una telemetro, significa prendere in considerazione un approccio completamente diverso rispetto a quando si usa una reflex.
Significa dover pensare maggiormente prima di scattare, e sopratutto utilizzare entrambe gli occhi!Questo non è un aspetto da sottovalutare infatti, con il dovuto allenamento ti abituerai a tal punto che la “fotografia” ti apparirà costantemente anche quando sarai privo della macchina appesa al collo.
Lukha P.