Fotografare il kayak
Non mi ritengo un esperto di questo genere, anche perché è uno sport che ho fotografato poche volte, ma prima di andare a fotografarlo mi sono documentato un po’. Ho fatto qualche ricerca su Internet e guardando le foto sui siti degli atleti mi sono reso conto di quali siano i principali errori che si possono commettere raccontando con la macchina fotografica questo sport.
La sottoesposizione. Ho visto tante foto sottoesposte! Se si fotografa un atleta, con la sua imbarcazione nelle rapide di un torrente o in una cascata, occorre fare attenzione al fatto che nell’acqua si forma spesso una schiuma bianca che inganna l’esposimetro automatico della fotocamera. Se non si tiene conto di questo fattore, si otterrà un’immagine con i colori sbagliati!
Foto mosse. Se si fotografa con un teleobiettivo di focale media e tempi non sufficientemente brevi, si rischia di ottenere un soggetto mosso. Suggerisco il tempo di almeno 1/1000 di secondo; con tempi più lunghi, per esempio 1/250, si può fotografare l’atleta mentre fa la siesta, ma difficilmente si riuscirà a ritrarlo mentre affronta una cascata!
Altre considerazioni, che mi sono venute in mente fotografando questa gara di kayak.
In montagna il tempo è variabile: nuvole che vanno e vengono, modificano la luminosità della scena. Chi imposta l’esposizione manualmente, deve tenerne conto e correggerla ogni volta che sia necessario.
Gli argini dei torrenti sono spesso scivolosi, è importante fare molta attenzione, procedere per piccoli passi e non andare di fretta, specialmente con la macchina fotografica in mano…
Il contrasto. Le gare si svolgono in montagna durante le ore centrali della giornata: se c’è il sole, il contrasto risulta molto elevato. Le ombre potrebbero essere illeggibili, così come le zone luminose. Bisogna tenerne conto, mentre si fotografa.